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Crossing the world

"You say I dream too big, I say you think too small"

22 • Il volo

By 12:35 , , , , , ,

Ed è arrivato il giorno tanto atteso, oggi è il 18 agosto, il giorno in cui partirò per l’ America, mi sembra ancora così strano da dire.

Pensavo sinceramente che sarei stata più agitata, emozionata e nervosa e invece niente. La notte sono riuscita a dormire benone e mi sono alzata alle 4.30 per andare a Venezia dove ho preso l'aereo.
Vi starete dicendo "ma questa è pazza!".. ebbene no. Il problema è che abito abbastanza lontano da Venezia e non volevo preoccuparmi anche del traffico.

Così alle 7.30 eccomi in aeroporto ad aspettare l'assistente di volo per aiutarmi a fare il check- in.
E' arrivato così anche il momento di fare i saluti, pensavo che sarei scoppiata a piangere invece sono riuscita a trattenermi. Un consiglio soltanto mi sento di darvi, quando salutate i vostri genitori e vi incamminate verso i controlli non giratevi indietro perchè avrete la voglia di tornarvene a casa.

Superati i controlli mi sono messa a aspettare al Gate (il 31!) e alle 12 sono entrata sull' aereo. Posto: 12E. Ero comodissima perchè i posti vicino a me erano liberi.

Le hostess passano ogni mezz'ora a darti da bere e da mangiare! Sono riuscita a guardarmi tre film (in italiano), ho letto e ho dormicchiato un po'.

Il volo è durato 10 ore per arrivare a Philadelphia dove ho fato il primo scalo e dove sono tutt'ora. 
Essere circondati da persone che parlano solo inglese è strano anche perchè sento tutto ovattato per colpa delle orecchie tappate. 

Sono al gate 18 dove tra tredici minute ci sarò l'imbarco e sto veramente iniziando a sentirmi agitata per l'incontro con l'host family. Ho paura dell' imbarazzo, di non capire na mazza e di non riuscire a esprimermi. 

L'unica nota dolente del volo è stata l'aria condizionata infatti vi consiglio di portarvi una sciarpa e di mettervi una felpa con il cappuccio, poi sull' aereo vi daranno comunque una coperta e un cuscino.

Qui a Philadelphia adesso sono le 5 di pomeriggio e è stranissimo parlare con i miei amici in italia perchè da loro è notte e fa freddo mentre qui ci sono 30 gradi.

Snack sull' aereo
Sul volo che mi porterà a Columbus penso che mi preparerò qualche frase fatta giusto per parlare qualcosa con la famiglia. 

Jessica mi ha anche detto che hanno una sopresa per me all' arrivo e non vedo l'ora di vedere di cosa si tratta!

Anyway... 
Appena arrivata a Columbus e li ho visti in lontanza ho sentito come una sorta di tenerezza salirmi, ci siamo abbracciati, salutati e mi hanno chiesto come il volo fosse andato e poi ci siamo diretti all' hotel.

La paura di ogni exchange student penso sia la paura dell' imbarazzo ma devo dire che se ne è andato subito perchè comunque sono persone che "conosci" perchè ci scrivi assieme. So, don't worry!


L'hotel era veramente enorme, la camera era composta da un bagno (enorme), e due letti matrimoniali, c'era pure i micronde!

In albergo con Emily, Jessia e Mike
Abbiamo parlato un po' e con "parlato" intendo che loro parlavano e io sorridevo e annuivo.

Verso le 10poi mi sono addormentata e questa è stata un po' la prima giornata, tra volo e nuovi incontri.

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